In seguito al terremoto nel Kashmir ai confini tra India e Pakistan, ove ha contribuito alla predisposizione di alloggi temporanei per i terremotati e alla consegna di aiuti. La situazione locale era particolarmente drammatica perché il terremoto colpiva una zona di montagna alle porte di un inverno assai rigido e quindi, pur arrivando dall’estero tende e coperte, questo non poteva garantire una sufficiente qualità di vita alla popolazione. L’idea della Prima Stella fù quindi quella di contribuire all’acquisto di piccole abitazioni prefabbricate, piccoli container in vero, che comunque consentivano l’installazione di impianti di riscaldamento e un migliore approccio all’imminente inverno. Purtroppo la zona del Kashmir era ed è afflitta non solo da disagi naturali ma anche da gravi problemi politici e di sicurezza, tanto che la permanenza dei nostri volontari nella zona li mise davvero in pericolo, tra cecchini ovunque e grandi pericoli, affrontati con coraggio e fede dal gruppo di lavoro della Prima Stella guidato dal Presidente Luigi Ferrante.

Nel Tamil Nadu dopo lo Tsunami che ha colpito le coste, La Prima Stella è stata presente sin dal primo momento portando generi di prima necessità, cibo, medicine, coperte e quant’altro.

La situazione era estremamente drammatica per la disperazione della popolazione e anche perché in quella zona non stavano arrivando gli aiuti umanitari delle grandi organizzazioni, quindi, oltre all’emergenza, vi erano anche inquietudini di tipo politico. Il Presidente della nostra associazione, mentre stava svolgendo un sopralluogo alle zone colpite dalla catastrofe, venne rapito da un gruppo di pescatori disperati che vedendolo con la cinepresa (suo abituale strumento di documentazione) lo scambiarono forse per un giornalista. Seguirono tre lunghissimi giorni in cui Luigi Ferrante risultava disperso, con grande preoccupazione della Sua famiglia e degli amici e collaboratori… infine grazie all’aiuto di un Amico indiano, Luigi venne liberato e i pescatori che lo avevano rapito si scusarono con lui supplicandolo di tornare ad aiutarli! Luigi Ferrante, nonostante la difficile esperienza, rinchiuso in un alloggio buio, sporco e con una temperatura di circa 50 gradi, senza mangiare e bere per 3 giorni fù immediatamente pronto a comprendere e perdonare e, promise che avrebbe fatto il possibile per aiutarli. Da quel momento l’associazione si impegnò per far realizzare delle grandi barche da pesca presso i cantieri artigiani della zona, quegli stessi cantieri che erano stati anch’essi vittime dirette della catastrofe con enormi perdite di lavoro. Realizzate le barche, il nostro Presidente con alcuni volontari della Prima Stella, si recavano in loco a consegnare personalmente le barche alle famiglie di pescatori più bisognose, con grande gioia di tutti.

Successivamente nel 2009, dopo aver seguito in televisione a Striscia la notizia, l’odissea del Centro Sherp (centro di accoglienza di bambini diversamente abili ed abbandonati dalle loro famiglie) che si era visto promettere aiuti poi mai arrivati, Luigi Ferrante decideva immediatamente di dare la disponibilità della Prima Stella a portare aiuti al centro predetto.

Pur non potendo godere di una grande rete di raccolta, non avendo i mezzi per pubblicizzare l’iniziativa, la nostra associazione ha effettuato alcuni mesi di raccolta fondi tra i propri volontari e, infine, con mezzi economici piuttosto limitati (intorno circa a 10 mila euro raccolti tra i nostri preziosi volontari) ma, con tanto impegno, ricerca sul posto e tenacia, siamo fortunatamente riusciti a lasciare un segno concreto e di amicizia ai meravigliosi bambini della signora Grace.

Il nostro Presidente e i nostri volontari, sono partiti alla volta del Kenya, dove hanno dedicato la prima parte della missione ad una capillare ricerca delle migliori case farmaceutiche e delle migliori occasioni di acquisto in rapporto alla proporzione qualità – prezzo, non esitando a contrattare strenuamente per massimizzare la resa dei fondi disponibili. Alfine, un camion di aiuti, medicine, vaccini, stoffe e materassi, è partito alla volta di Maralal, ove i 150 bambini della signora Grace, aspettavano i nostri volontari, cantando e sorridendo e con le mani tese a prendere le nostre.

Una grande emozione, un incontro di amicizia ed amore nel grande rispetto reciproco e nella speranza di essersi incontrarti per ritrovarsi quanto prima.

MISSIONE KASHMIR

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MISSIONE KASHMIR

MISSIONE KASHMIR

MISSIONE KASHMIR

Tsunami, 2005